La memoria della materia
Di Paolo Giansiracusa
Enzo Nieli cerca nel legno e nella pietra, nei colori e nella luce, i segni della memoria antica, le stratificazioni del paesaggio umano. La sua è una lunga ricerca che attraversa le piste dell’arte, senza trascurare l’attenzione per l’uomo e in particolare l’uomo degli iblei.
Il suo estro creativo trae spunto dai bassorilievi di Cibele e dalla tradizione del culto di San Paolo, dall’architettura barocca, nonchè dai colori e dalle espressioni delle feste popolari.
Opera senza tentennamenti e senza vincoli accademici, con la disinvoltura tipica di chi fa leva sul proprio estro creativo e sulle conoscenze tecniche acquisite direttamente, con l’esercizio manuale.
Materie rugose e levigate, colori accesi e toni morbidi, segni fortemente incisi e tessiture delicate ... costruiscono immagini di grande bellezza nelle quali affiora la memoria tutta dei nostri luoghi.
Da qualche tempo si è confrontato con la vicenda di un mistico vissuto nel nostro entroterra a cavallo tra la prima e la seconda metà del Novecento, Fra’ Giuseppe da Buscemi, un uomo di grande spiritualità che non era immune dall’esperienza artistica.
Si conoscono di Fra’ Giuseppe diverse sculture rupestri, madonnine di grande umanità e altri soggetti di carattere religioso. Quello dell’asceta buscemese era un mondo arcaico fatto di meditazione e di preghiera, di privazioni e sacrifici.
A distanza di tempo Enzo Nieli ha voluto indagare nella spiritualità dell’eremita, proponendoci un percorso figurativo che è anche itinerario di fede e scavo puntuale nella memoria della genta iblea.
I colori e isegni dell’artista raccontano il tormento mistico, l’inquietudine umana di Frà Giuseppe e non mancano di farci apprezzare la memoria stratificata del nostro territorio, che si esprime con gli aspetti plastici e pittorici della materia. Composizioni ampie, dai colori vivi, tracciano segni indelebili tesi a documentare nel tempo il passaggio di una esistenza ascetica, che ha lasciato un ricordo profondo nel popolo siciliano e in particolare negli abitanti della cittadina di Buscemi.